Sostituzione di un fegato malato e non più curabile di un paziente con quello sano di un altro individuo, detto donatore.
Si ricorre al trapianto del fegato in tutti i casi di insufficienza epatica cronica: nei bambini l'anesia biliare (cioè l'assenza o il mancato sviluppo di una o più parti del sistema biliare, che provocano danni al fegato dalla nascita e formazione di ittero) ed i difetti congeniti (cioè innati) del metabolismo; negli adulti soprattutto l'epatite cronica e la cirrosi biliare.
Come per tutti i trapianti la grossa complicazione dell'intervento è costituita dal rigetto. Tuttavia, a differenza di altri tipi di trapianti, quello del fegato può essere ripetuto.
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