L'ascite rappresenta un momento di significativo peggioramento di una malattia del fegato (ad esempio la cirrosi epatica e l'epatite cronica), di una malattia del peritoneo (ad esempio la tubercolosi e le peritoniti) o di una qualsiasi malattia, come l'insufficienza cardiaca e l'insufficienza renale, che provoca un accumulo di liquido nei tessuti (il cosiddetto edema). La terapia è varia. Se l'ascite è lieve e si è formata da poco, si prescrive una dieta iposodica (cioè scarsa di sale), seguita dall'assunzione di un farmaco avente azione diuretica, che va incrementato nella dose ed addizionato di altri farmaci in caso di mancata risposta. Durante la terapia diuretica si devono effettuare controlli periodici della funzione renale e degli elettroliti presenti nel sangue per metterne in evidenza immediatamente possibili effetti collaterali. In alcuni casi, quando cioè la malattia è resistente alla terapia diuretica ai massimi dosaggi o si riforma rapidamente in seguito ad essa, si parla di ascite refrattaria. In questo quadro deve essere valutata la possibilità di effettuare la TIPS (che è una speciale tecnica per il risanamento delle emorragie) per procedere ad un eventuale trapianto di fegato. La complicanza più frequente dell'ascite refrattaria è l'insufficienza renale.
Utile visita epatologica.
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