E' l'insieme delle precauzioni da attuare dal momento della raccolta del sangue e dei suoi componenti, fino alla sua introduzione nel flusso sanguigno dello stesso organismo (autotrasfusione) o di un altro organismo (trasfusione). L'emovigilanza è uno strumento di sicurezza delle trasfusioni, che viene esercitato a vari livelli: 1) a livello nazionale c'è un'organizzazione francese, l'AFSSAPS (Agence Française de Sécurité Sanitaire des Produits de Santé); 2) a livello regionale c'è un organo tecnico composto da coordinatori regionali di emovigilanza; 3) a livello locale ci sono vari centri che costituiscono la rete per l'emovigilanza, che si avvalgono di circa mille corrispondenti, nominati all'interno di strutture per le trasfusioni di sangue e delle varie strutture sanitarie. Il tutto consiste in una procedura molto rigida, regolata da numerose leggi che nelle linee principali stabiliscono che: 1) debbano essere segnalate tutte le reazioni avverse (RA) all'uso terapeutico del sangue o dei suoi derivati; 2) debbano essere raccolte e registrate le informazioni relative ai prelievi di sangue ed all'uso dei prodotti da esso derivati (prodotti ematici) destinati alle trasfusioni; 3) tali informazioni possano essere utilizzate dal personale addetto per prevenire la comparsa di reazioni avverse all'uso terapeutico del sangue o dei prodotti ematici. In particolare l'art. 2 della direttiva 2002/98/CE del Parlamento Europeo e Consiglio prevede che, al fine di salvaguardare la salute pubblica ed evitare la trasmissione di malattie infettive attraverso il sangue occorre adottare tutte le misure precauzionali durante la raccolta, la lavorazione, la distribuzione e l'utilizzazione del sangue, avvalendosi in maniera appropriata dei progressi scientifici compiuti in materia di ricerca, di inattivazione e di eliminazione degli agenti patogeni (cioè i germi che provocano le malattie trasmesse con il sangue). Tra le malattie infettive trasmesse con il sangue ci sono l'epatite virale (infezione del fegato) e l'A.I.D.S. (malattia che provoca un progressivo peggioramento delle difese immunitarie con conseguente sviluppo di gravi infezioni collaterali).