Si manifesta inizialmente con una chiazza arrossata (eritematosa) sulla quale poggia una massa biancastra formata da un accumulo di squame che cadono. Ne sono colpite le superfici estensorie delle grandi articolazioni (gomito, ginocchio), le natiche e il cuoio capelluto. In qualche caso sono interessate le ascelle e le zone su cui vengono applicati reggicalze e reggiseni. Spesso è interessato tutto il corpo.
La natura della malattia può essere infettiva, derivante da infezioni da germi piogeni (tonsillari e dentarie) oppure di natura virale.
Dati i miglioramenti durante la gravidanza, l'allattamento e il periodo mestruale, si pensa che la psoriasi possa derivare da un'alterazione delle ghiandole endocrine. Tuttavia, un ruolo fondamentale è rivestito da fattori nervosi o da un'alterazione del metabolismo.
La cura è diretta ad eliminare le lesioni con preparati cheratolitici (che facilitano la caduta della pelle squamosa), ammorbidenti a base di olio o di vasellina. I raggi ultravioletti e l'esposizione al sole sono spesso efficaci.
Si consiglia visita dermatologica.
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