Tecnica basata sul raffreddamento con azoto liquido, utilizzata per il trattamento o l'eliminazione di lesioni superficiali della pelle di varia natura (ad esempio verruche, angiomi, ecc.).
La crioterapia è una tecnica, che si propone in alternativa alla chirurgia ed alla radioterapia solo in quei casi in cui tali tecniche di tipo più tradizionale non risultino applicabili (ad esempio perché il paziente è ad elevato rischio chirurgico o ha un'età superiore a 70-72 anni) o siano rifiutate dal paziente.
Tra i vantaggi, oltre al fatto di essere scarsamente invasiva (cioè poco penetrante nell'organismo), si ha:
1) assenza o scarsa quantità di perdite di sangue,
2) esecuzione in ambulatorio con brevissima degenza (il paziente è dimesso in giornata o, al massimo, il giorno seguente il trattamento),
3) anestesia locale (raramente generale),
4) possibilità di nuova esecuzione o di trattamento chirurgico o radioterapico in caso di fallimento,
5) costo limitato.
Esistono, comunque, degli svantaggi legati soprattutto al fatto che si tratta di una tecnica nuova e sperimentale che ha scarsa diffusione ed è attuabile solo per una ristretta applicazione ad alcune malattie dermatologiche.
La crioterapia sfrutta il fatto che a temperature estremamente basse (inferiori a -20°C) seguite da lento scongelamento, i tessuti subiscono uno shock termico, caratterizzato da vari processi (denaturazione delle proteine, disidratazione cellulare, danno alle membrane cellulari, ecc.) cui consegue la morte cellulare.
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