Si ricorre al trapianto cardiaco per risolvere malattie cardiache (cardiopatia ischemica, in pazienti con esiti di infarti molto estesi o multipli, cardiomiopatie, ecc.) estremamente gravi per le quali le terapie farmacologiche e non farmacologiche alternative non sono più in grado di assicurare una sopravvivenza e/o una qualità della vita adeguate.
La presenza di altre malattie gravi (particolari tipi di diabete, malattie respiratorie croniche, presenza di un tumore nel corso dei 5-10 anni precedenti) rappresenta una controindicazione per l'esecuzione dell'intervento.
Dopo il trapianto si deve eseguire una terapia immunosoppressiva (con ciclosporina), per evitare il pericolo di rigetto.
Generalmente, i risultati del trapianto cardiaco sono eccellenti, con una sopravvivenza a distanza ma soprattutto una qualità della vita molto buona. Molti dei pazienti in età lavorativa possono tornare alla loro occupazione precedente, così come chi svolgeva uno sport ed è stato sottoposto ad un trapianto cardiaco può potenzialmente tornare a svolgere senza difficoltà a tale attività.
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