Manovra eseguita dal ginecologo per far espellere materiale dalla mammella.
La spremitura del seno è necessaria per liberare il seno dal latte non assunto da un neonato, magari perché non ha la forza di succhiarlo. Si utilizza un apparecchio, chiamato tiralatte, una ventosa a forma di coppa che è poggiata sulla mammella e sottoposta a pressione, per estrarre il latte accumulatosi nella ghiandola mammaria.
Il latte raccolto può essere somministrato al bambino, che potrà nutrirsi in modo poco faticoso (cioè senza doverlo succhiare al seno della madre).
Si ricorre alla spremitura del seno anche per liberare la mammella in caso di galattocele, cioè una cisti che blocca i condotti attraversati dal latte, che potrebbe provocare infiammazioni della ghiandola mammaria (mastiti) o per raccogliere secrezioni (liquidi) mammarie da sottoporre ad esame citologico (analisi al microscopio delle cellule) allo scopo di individuare la presenza di un particolare tumore del seno (papilloma duttale).
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