Le cisti ovariche non sono tumori, ma dilatazioni delle cavità presenti nelle ovaie (cisti follicolari o cisti del corpo luteo). In genere, sono piccole e non provocano particolari sintomi se non alcuni disturbi mestruali consistenti nella diminuzione del flusso. Talvolta, però, sono molto numerose e si parla di ovaio policistico.
Per la cura si può ricorrere alla terapia ormonale (ovvero alla somministrazione di quegli ormoni che vengono a mancare alla donna provocandole certi disturbi) o alla chirurgia.
In particolare, in campo chirurgico, le cisti ovariche essere svuotate per aspirazione e, in seguito, asportate per laparoscopia, ovvero con una tecnica che, a differenza della chirurgia tradizionale che comporta l'apertura dell'addome attraverso un'ampia incisione, consente di operare, utilizzando un'apposita strumentazione, attraverso alcune piccole incisioni di circa 1 cm ognuna (chirurgia mininvasiva). S'introduce nell'utero, attraverso la vagina, uno strumento (manipolatore) che serve per poter muovere l'utero durante l'intervento e poi si esegue una prima incisione vicino all'ombelico, attraverso la quale con un ago particolare si introduce del gas (anidride carbonica) per poter distendere la cavità addominale; ciò è utile per avere una adeguata visione e un sufficiente spazio per eseguire i veri e propri atti chirurgici nell'addome. Poi, s'introduce il laparoscopio (lo strumento per eseguire l'operazione) attraverso la stessa incisione. Il laparoscopio è uno strumento ottico, collegato ad una fonte luminosa e ad un sistema video (telecamera + monitor + videoregistratore), attraverso il quale si esamina l'interno di tutta la cavità addominale (pancia) e pelvica (bacino). Sul monitor apparirà l'immagine diretta di tutti gli organi. Quindi, si eseguono solitamente altre due piccole incisioni attraverso le quali s'introducono gli strumenti chirurgici veri e propri (pinze, forbici, aghi, bisturi, aspiratore, ecc.), in modo da operare sotto il controllo visivo fornito dal monitor. Solitamente la paziente viene dimessa il giorno dopo l'intervento.
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