Prelievo e successivo esame al microscopio di un campione di tessuto dell'apparato genitale femminile e prelevato da una donna vivente, allo scopo di accertare un'eventuale malattia.
Casi frequenti di tumori individuabili a carico dell'apparato genitale femminile sono il cancro all'ovaia e quello del collo dell'utero (cervice).
Generalmente, il cancro all'ovaia colpisce pazienti intorno ai 55 anni. Il cancro, che può avere origine da una cisti od un fibroma, si manifesta con l'anomala riproduzione delle cellule e, pertanto, può essere accertato con la biopsia. Alternativamente si può utilizzare l'ecografia transvaginale.
Nel caso del cancro della cervice, la biopsia viene eseguita allorché un precedente pap-test ha fatto nascere il sospetto di tale necessità. Infatti, non è detto che una risposta positiva di tale test indichi necessariamente che la paziente sia affetta da carcinoma della cervice, ma, semplicemente, che in seguito al prelievo sono state osservate cellule anomale, che devono essere successivamente trattate.
La paziente, allora, è sottoposta ad un particolare trattamento, che porta alla scomparsa di tali anomalie, se la loro causa è di natura infiammatoria. Se, però, tali condizioni permangono, si procede alla biopsia. Alternativamente si può utilizzare la colposcopia (esame della cavità vaginale e della cervice attraverso uno strumento simile ad un microscopio).
Utile visita ginecologica.
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