Difetto di origine genetica (cioè presente dalla nascita e conseguente all'anomalia di uno o più geni, che sono segmenti di DNA contenenti l'informazione per la produzione di una particolare proteina, trasmessi da genitore a figlio) caratterizzato da un elevato livello di colesterolo (sostanza che, se presente in eccesso, si deposita sulle pareti delle arterie, danneggiandole) associato a xantelasmi (placche presenti all'interno delle palpebre, che, pertanto, assumono un colorito giallastro) o xantomi (formazioni dovute all'accumulo di grassi) e dal manifestarsi dell'aterosclerosi (indurimento delle arterie).
L'aterosclerosi associata alla xantomatosi si evolve molto velocemente, tant'è che spesso provoca l'infarto cardiaco (morte del tessuto del cuore per effetto del mancato afflusso del sangue).
Il sintomo più comune è l'innalzamento della colesterolemia (livello di colesterolo nel sangue) a valori di 2-3 volte maggiori a quelli "soliti" massimi normali.
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