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VISPSI

E' la visita psichiatrica, una visita specialistica finalizzata all'accertamento ed alla terapia dei disturbi mentali. Gli psichiatri utilizzano vari metodi per scoprire particolari disturbi mentali nei loro pazienti. Tra questi, il metodo principale è sicuramente il "colloquio psichiatrico", un dialogo nel quale il paziente riassume la propria storia, guidato dal medico e consentendo allo stesso medico di valutare il proprio stato mentale. La storia ("anamnesi") psichiatrica è una descrizione, che fa lo stesso paziente, delle particolarità della propria personalità, dei suoi rapporti con gli altri e dell'esperienza passata e presente di problemi psichiatrici. Alcune volte lo psichiatra per eseguire l'anamnesi ricorre anche al colloquio con i familiari del paziente e si serve della collaborazione di altri specialisti, tra i quali psicologi (per la valutazione della personalità) o neurologi (per valutare l'eventuale presenza di alterazioni del sistema nervoso centrale). Una volta accertatane la necessità, il medico definisce la più adatta terapia, che può prevedere trattamenti organici o trattamenti non organici. Nel primo caso, al paziente sono somministrati dei farmaci (antipsicotici) o altri trattamenti che interessano direttamente il corpo. Le terapie non organiche, invece, consistono in mezzi psicologici, come la psicoterapia, anche di tipo sociale. Frequente è l'uso combinato di terapie organiche e non. In particolare, gli antipsicotici riducono sintomi come deliri (un'idea errata della realtà che non si lascia correggere né dalla critica, né dall'esperienza), allucinazioni (percezione di una realtà che non esiste) e disturbi del pensiero e, poiché hanno anche azione calmante sull'agitazione, in alcuni casi sono usati per controllare l'eccitazione dei pazienti maniaco-depressi, per calmare i pazienti geriatrici (che, cioè, presentano disturbi attribuibili all'età) e per sanare alcuni disturbi comportamentali dei bambini. Esistono anche farmaci specifici per varie forme di depressione e farmaci stimolanti, come le anfetamine, che sono utilizzati per controllare l'iperattività e la mancanza di concentrazione nei bambini iperattivi, nonché a stimolare i pazienti narcolettici (che, cioè, vanno soggetti al sonno improvvisamente ed in modo incontrollabile). In via alternativa ai farmaci e specialmente per la cura delle depressioni molto gravi che non hanno risposto positivamente alla terapia con i farmaci, si esegue l'elettroshock: si fa attraversare il cervello da una corrente elettrica, che genera nel paziente una crisi simile a quelle dell'epilessia (malattia caratterizzata da perdita di coscienza e da convulsioni). Fra le terapie non organiche, la più utilizzata, soprattutto per la cura delle nevrosi (disturbo del comportamento), è la psicoterapia, un processo in cui lo psicoterapeuta (cioè lo specialista che pratica la psicoterapia) mira a generare nel paziente un conflitto interiore, spesso legato a qualcosa che si è verificato nel passato e che è stato assorbito inconsciamente, ed a stimolarlo a risolvere tale conflitto allo scopo di ristabilire la salute mentale. Il paziente descrive sogni, immaginazioni, fantasie, ricordi e con questi anche i pensieri e le sensazioni che essi destano in lui allo psicoterapeuta, che lo aiuta ad interpretarli. Alternativamente alla psicoterapia, si esegue la terapia ambientale, che è eseguita solitamente nei reparti ospedalieri specializzati e che ha caratteristiche sociali, dal momento che è basata sulla creazione di rapporti fra pazienti e personale.
 



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