L'obesità è l'eccessivo aumento di peso.
Si distinguono un'obesità primaria, caratterizzata da accumulo di adipe (cioè grasso), e un'obesità secondaria (psicosomatica) dovuta ad una perturbazione psichica dell'appetito.
L'obesità rappresenta un notevole fattore di rischio per le malattie degli apparati circolatorio, respiratorio e locomotore e può presentarsi in associazione con altri "problemi importanti" come il diabete (malattia causata dalla carenza dell'ormone insulina e, conseguentemente, dall'incapacità dell'organismo di regolare il livello di zucchero presente nel sangue), l'ipertensione (aumento della pressione oltre i valori normali) e di altri comportamenti "pericolosi" come il fumo e/o la sedentarietà.
Molti fattori possono provocare obesità: malattie genetiche, malattie del sistema endocrino (l'insieme delle ghiandole dell'organismo), malattie psichiche (della mente), tra le quali spicca la bulimia, che si manifesta con un aumento esagerato del senso della fame, che, nei casi estremi si trasforma nell'incapacità di provare la sazietà.
In ogni caso si ha sempre uno squilibrio tra la quantità di calorie introdotte e quelle utilizzate e l'assunzione di calorie in eccesso provoca la formazione di tessuto adiposo (grasso in eccesso).
La terapia dell'obesità è affidata anzitutto ad una dieta ipocalorica (poche calorie) bilanciata, cioè progettata in modo che al paziente non venga a mancare nessun nutriente (proteine, grassi, zuccheri). Alla dieta si può associare l'attività fisica.
Laddove siano presenti altre malattie, si utilizzano farmaci adatti a curarle.
L'obesità eccessiva deve ricorrere a tecniche chirurgiche specifiche (chirurgia bariatrica).
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