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Virus Papilloma Umano

Famiglia di virus, alcuni dei quali (quelli indicati con i numeri 16, 18, 31, 33, 35) sono oncogeni, cioè apportatori di tumori. Una volta entrati nelle cellule, i Papillomavirus (HPV) si legano al DNA (la sostanza contenente le informazioni riguardanti tutto ciò che una cellula deve fare ed in che modo deve farlo), attivando alcuni meccanismi che portano ad una riproduzione "impazzita", cioè progressivamente autonoma e indipendente dai controlli che normalmente regolano il ritmo tra produzione e perdita di cellule in un tessuto sano. Le cellule che si riproducono in modo incontrollato possono poi invadere i tessuti circostanti (neoplasia) e/o distanti (metastasi). Questa trasformazione è lenta e graduale; generalmente, perché si manifesti il tumore occorrono due anni. In questo tempo, e con le opportune terapie, è possibile guarire dalle lesioni precancerose. Tuttavia, come per l'Herpes, il Papillomavirus resta per sempre nel DNA cellulare, influenzando soprattutto le cellule vaginali, cervicali e vulvari. Per questo si parla anche di malattia dei "tessuti genitali inferiori": nella donna, infatti, il virus può infettare non solo le cellule del collo dell'utero (cervice), ma anche le cellule della vagina e della vulva, ossia dei genitali esterni. L'infezione può manifestarsi in tre modi: - infezione latente: il virus c'è, ma è come se "dormisse"; qualsiasi condizione che procuri un abbassamento delle difese immunitarie (stress, gravidanza, ecc.) possono farlo "svegliare"; - infezione subclinica: il virus è attivo e si moltiplica nella cellula, tant'è che al microscopio è possibile osservare una coilocitosi, ovvero una particolare alterazione delle cellule, che assumono una forma a falce; - infezione clinica: il virus è attivo e stimola la riproduzione delle cellule, che vanno a formare delle particolari strutture (condilomi) sui tessuti genitali. Per le donne è bene, dopo una diagnosi di infezione da HPV, farsi controllare con regolarità con visita ginecologica, pap-test (esame delle cellule della vagina e dell'utero) e colposcopia (esame che consente di osservare la superficie della vagina e della porzione del collo dell' utero che sporge verso la vagina). Tuttavia, l'HPV colpisce anche gli uomini. E' utile, pertanto, consultare il proprio medico non appena individuata la comparsa di piccole formazioni dure al tatto sui genitali esterni o allorché si verifica una perdita di sangue irregolare, spontanea o dopo un rapporto sessuale.
 



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