E' l'insieme degli esami eseguiti per valutare lo stato di funzionamento delle articolazioni, che sono le strutture che collegano le ossa consentendo i movimenti.
Si esegue soprattutto l'artroscopia, che è una metodica sia diagnostica (in altre parole adatta per l'individuazione), sia terapeutica (vale a dire utilizzabile per la cura) nelle malattie delle articolazioni. In condizioni di anestesia locale o "totale", si pratica una piccola incisione (pochi mm) nella pelle e s'introduce all'interno dello spazio dell'articolazione un endoscopio, ovvero uno strumento dotato di una telecamera, che consente di "guardarvi" dentro. Si possono così visualizzare e valutare le strutture dell'articolazione (superfici ossee, cartilagini, menischi, legamenti, ecc.. L'artroscopia è utilizzata soprattutto per lo studio delle grosse articolazioni degli arti (spalla e ginocchio). In particolare, nella patologia del ginocchio, è utilizzata per la diagnosi delle malattie del menisco ed eventualmente per il loro trattamento immediato, con asportazione, sempre attraverso l'endoscopio, di frammenti di menisco liberi nella cavità articolare.
Tra gli altri esami eseguibili ci sono:
1) l'artrocentesi, che è una puntura esplorativa: si introduce una cannuccia in una cavità articolare, e si estrae il liquido ivi contenuto, a scopo diagnostico o terapeutico;
2) l'artrografia, che è una particolare radiografia (adatta a cartilagini, menischi e dischi intervertebrali) eseguita con mezzo di contrasto, cioè dopo aver introdotto nella cavità articolare un materiale che rende possibile evidenziare ai raggi X la zona interessata.
|