L'anestesia locoregionale o locale è la perdita di sensibilità di zone limitate del corpo. E' provocata attraverso la somministrazione di particolari sostanze dette anestetici in tutti quei casi in cui è necessario ridurre momentaneamente la sensibilità al dolore, ma non è necessario che si abbia perdita di coscienza.
Praticamente, questo tipo di anestesia permette di rimanere cosciente per tutta la durata di un intervento chirurgico, senza avere alcuna percezione del dolore.
Prima di esse sottoposto ad anestesia il paziente è visitato da un medico specialista (anestesista), che deve effettuare la valutazione preoperatoria; allo scopo chiederà della eventuale assunzione di farmaci, effettuerà l'anamnesi specifica (indagherà sui precedenti anestesiologici personali e familiari), si informerà su eventuali allergie ed intolleranza a farmaci, prenderà visione degli esami di routine (analisi del sangue, elettrocardiogramma, radiografia del torace, ecc.).
Un'ora prima dell'intervento verrà effettuata una preanestesia: il paziente assumerà dei farmaci che servono a testarne lo stato d'ansia.
Segue l'anestesia vera e propria, ovvero il blocco dei nervi di una particolare zona del corpo con l'iniezione diretta di un anestetico locale. In alcuni casi si ricorre ad un'anestesia spinale o perdurale, ovvero l'iniezione è fatta sulla schiena.
Se la procedura è effettuata correttamente e con la giusta quantità di farmaco, l'anestesia locoregionale garantisce la totale copertura dal dolore. La maggior parte delle anestesie locoregionali richiedono dai 5 ai 30 minuti per poter essere efficaci.
Esistono diversi tipi di anestesia locoregionale.
L'anestesia spinale o subaracnoidea è eseguita iniettando l'anestetico nello spazio contenente il liquido che circonda il midollo spinale e le radici delle strutture nervose. In questo modo, gli impulsi dolorosi provenienti dai nervi vengono bloccati prima di raggiungere il cervello. E' indicata soprattutto per operazioni specialmente sul basso addome (vescica, utero, prostata, ecc.) e sugli arti inferiori.
L'anestesia peridurale o epidurale "funziona" allo stesso modo di quella spinale, ma l'anestetico è iniettato fuori dallo spazio subaracnoideo. La soluzione di anestetico è somministrata in frazioni mediante un tubicino sottile (catetere perdurale) posizionato sulla schiena. La somministrazione dell'anestetico non viene interrotta per tutta la durata dell'intervento e, dopo l'intervento, il catetere è utilizzato per la somministrazione di farmaci che controllano il dolore.
L'anestesia dei plessi nervosi è usata per gli interventi chirurgici degli arti. L'anestetico locale è iniettato direttamente e in continuo intorno e vicino al fascio di nervi che porta la sensibilità alla zona da operare e, che, pertanto, è sottoposto a blocco. Esistono vari tipi di blocchi (ascellare, infraclaveare, femorale, ecc.) selezionati in base alla natura dell'intervento che deve essere effettuato. Solitamente, un blocco può essere usato insieme all'anestesia generale.
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