La sella turcica è un minuscolo incavo osseo che si trova alla base del cranio. In essa è contenuta l'ipofisi, una piccola ghiandola che produce ormoni che svolgono la loro azione su alcune parti del corpo o che controllano l'attività di altre ghiandole.
La sella turcica può essere analizzata attraverso la radiografia, un esame diagnostico che sfrutta i raggi X (radiazioni) e consistente in un'immagine in "bianco e nero" in cui i tessuti più densi appaiono chiari e quelli meno densi appaiono scuri, con diverse sfumature di grigio.
Al pari di una qualsiasi altra radiografia, quella della sella turcica non è dolorosa né fastidiosa. Il paziente deve assumere una particolare posizione, indicatagli dall'operatore e tale da far pervenire i raggi X, inviati dallo strumento, sulla parte del corpo in osservazione. Le strutture di un organismo assorbono i raggi X in modo diverso. Quelle più dense (ad esempio le ossa) assorbono la radiazione più facilmente di quelle meno dense (ad esempio la pelle, i polmoni, ecc.) e la parte di radiazione non assorbita (che, cioè, ha attraversato i tessuti) può essere "raccolta" su una lastra fotografica.
La durata media è 10 minuti. Non è necessaria alcuna preparazione da parte del paziente.
La sigla 2P ("due proiezioni") indica la metodica di esecuzione della radiografia.
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