Tecnica d'indagine radiologica per lo studio delle ghiandole salivari.
La TAC è una metodica diagnostica molto sensibile che sfrutta i raggi X. Attualmente, al termine TAC si preferisce il termine TC, giacché le moderne metodiche permettono scansioni trasversali e ricostruzioni delle immagini su ogni piano e non solo su quello assiale (in pratica dalla testa ai piedi). I raggi X sono fatti passare attraverso il corpo da angolazioni diverse e raccolti da uno strumento (rivelatore), che invia segnali ad un computer. Il computer traduce tali segnali in immagini. Il paziente, sdraiato su un lettino, è introdotto in un sistema che emette raggi X (tubo radiogeno), che gli ruota attorno, arrestandosi circa ogni mezzo secondo per l'acquisizione dei segnali. Le immagini ottenute sono molto nitide. Quando si analizzano organi che non sono capaci da soli di "reagire" con i raggi X, com'è nel caso delle ghiandole salivari, è necessario l'uso di un opportuno materiale (un mezzo di contrasto o MCD somministrato al paziente prima di eseguire l'esame) capace di assorbirli. In questo caso è necessario il digiuno per qualche ora e bisogna verificare con gli esami del sangue che il paziente abbia una buona funzionalità renale e, quindi, sia in grado di smaltire il contrasto in seguito all'esame.
La TC delle ghiandole salivari è utilizzata soprattutto per la diagnosi di infiammazioni croniche e/o tumori delle ghiandole salivari e di calcolosi salivare (formazione di depositi di calcio all'interno delle ghiandole salivari o nei loro dotti escretori).
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