Si tratta della radiografia (esame diagnostico che sfrutta i raggi X, vale a dire radiazioni) della rotula (l'osso piatto situato davanti all'articolazione del ginocchio).
Il paziente deve assumere una particolare posizione, indicatagli dall'operatore e tale da far pervenire i raggi X, inviati dallo strumento, sulla parte del corpo in osservazione. Le strutture di un organismo assorbono i raggi X in modo diverso. Quelle più dense (ad esempio le ossa) assorbono la radiazione più facilmente di quelle meno dense (ad esempio la pelle, i polmoni, ecc.) e la parte di radiazione non assorbita (che, cioè, ha attraversato i tessuti) può essere "raccolta" su una lastra fotografica. Quello che si ottiene è la radiografia, vale a dire un'immagine in "bianco e nero" in cui i tessuti più densi appaiono chiari e quelli meno densi appaiono scuri, con diverse sfumature di grigio.
La rotula è l'osso del ginocchio più esposto e, pertanto, va frequentemente soggetto a fratture a causa di forti urti a ginocchio flesso. La radiografia è indispensabile per stabilire il tipo di frattura (trasversale, longitudinale o stellare) e predisporre l'intervento riparativo. L'espressione "tangenziale 45 gradi" indica la metodica di esecuzione dell'esame.
Si tratta di un esame non doloroso e di breve durata.
|