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Pressione Arteriosa

Pressione esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie. I valori normali vanno da circa 80/45 nei neonati, a 120/80 negli adulti di 30 anni, a 140/85 negli adulti da 40 anni in su. In condizioni normali la pressione è mantenuta entro un certo intervallo di valori ("pressione minima" e "pressione massima") dall'azione regolatrice dei centri nervosi e di alcuni ormoni (renina, angiotensina e aldosterone). La pressione è influenzata da qualsiasi fattore che faccia dilatare o contrarre i vasi sanguigni o che ne influenzi l'elasticità e da tutte le malattie che alterano l'azione di pompaggio del cuore. Pertanto, essa rappresenta un importante riferimento per la valutazione della salute dell'organismo e, particolarmente, della funzione. L'aumento dei valori è dovuto al fatto che con l'età le arterie perdono l'elasticità; ciò rende meno efficace l'effetto di assorbimento dell'urto delle contrazioni cardiache da esse operato. Nell'ambito dei valori su specificati, tuttavia, la pressione può variare da un soggetto all'altro e, nello stesso individuo, in momenti diversi della giornata. Solitamente è più alta negli uomini che nelle donne e nei bambini, è minima durante il sonno ed è influenzata da fattori come l'attività fisica e lo stato emotivo. Una pressione molto elevata è detta ipertensione e si evidenzia in concomitanza con l'arteriosclerosi (indurimento delle arterie). Una pressione molto bassa è detta ipotensione e si evidenzia, invece, nel corso delle malattie infettive, nelle emorragie (perdite eccessive di sangue) e nel collasso (insufficienza di sangue nelle arterie).
 



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