Esame strumentale consistente nella registrazione contemporanea durante il sonno di vari parametri vitali. E' utile per studiare la roncopatia (la malattia del russare, vale a dire emettere rumori respiratori durante il sonno) e la sindrome delle apnee notturne (malattia caratterizzata da pause o interruzioni del normale respiro ripetute, che si manifestano durante il sonno).
La polisonnografia è effettuata in caso di malattie respiratorie associate a disturbi del sonno.
Si utilizza il polisonnigrafo, un apparecchio che monitora, mentre il paziente dorme, mediante dei sensori ("placchette" metalliche) posti sul suo corpo, l'elettrocardiogramma (studio dei fenomeni elettrici generati dal cuore), la misurazione della pressione arteriosa (pressione esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie; i valori normali vanno da circa 80/45 nei neonati, a 120/80 negli adulti di 30 anni, a 140/85 negli adulti da 40 anni in su), l'elettroencefalogramma (esame che permette di registrare il funzionamento e lo stato di salute o di malattia del cervello), la misurazione della saturazione dell'ossigeno nel sangue (ossimetria), la frequenza del respiro ed altri parametri.
Si tratta di un esame non doloroso, né pericoloso.
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