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Pneumotisiologia

La pneumotisiologia è un settore della pneumologia (branca della medicina che studia e cura le malattie dei bronchi e del polmone) specialistico in diagnosi, terapia e prevenzione della tubercolosi (di cui la tisi è una forma particolare). La tubercolosi è un'infezione provocata dal germe Mycobacterium tubercolosis. É detta anche TBC. Il termine tubercolosi deriva dalla parola tubercoli, che sono particolari cellule, che si formano nell'organismo dopo che si è avuta l'infezione e nelle quali i germi responsabili della malattia (bacillo di Koch) vengono intrappolati. Generalmente, il germe della tubercolosi colpisce i polmoni (tubercolosi polmonare), ma può colpire anche tutti gli altri tessuti ed organi, tant'è che altre forme di questa malattia sono la tubercolosi ossea (che colpisce le ossa) e la tubercolosi cutanea (che colpisce la pelle). Inoltre, il bacillo di Koch può colpire anche i reni, gli organi genitali e l'intestino. Per accertare l'avvenuta infezione, si provvede all'isolamento del bacillo di Koch eseguendo l'analisi delle urine (urinocoltura); alternativamente si eseguono prelievi dell'espettorato mediante broncoscopia (esame dell'interno dei bronchi) e di campioni del materiale contenuto tra le pleure (membrane che avvolgono i polmoni) o nel pericardio (membrana che avvolge il cuore); in casi particolarmente gravi, poi, si esegue un prelievo del liquido contenuto all'interno del midollo spinale. Per individuare i soggetti vaccinati o con tubercolosi in atto si esegue il test della tubercolina, un liquido prodotto da germi fatti crescere su un particolare terreno ed opportunamente trattato, che reagisce in modo caratteristico con la pelle di tali individui, permettendone l'identificazione. Comunemente, nella tubercolosi polmonare i germi sono trasmessi mediante le goccioline di saliva e di muco emesse dal malato con la tosse o con gli starnuti. A differenza dalle altre malattie infettive, non si ha un periodo d'incubazione specifico. I batteri, infatti, possono rimanere inattivi nel corpo del contagiato per molto tempo, finché non si evidenziano le condizioni necessarie per il loro sviluppo e consistenti in un indebolimento delle difese immunitarie (ad esempio alcolismo, diabete, malnutrizione, prolungati trattamenti con cortisone, A.I.D.S.). Quando non si è ancora manifestata (fase di latenza) la malattia non causa sintomi. Negli stadi avanzati, invece, si hanno febbre, affaticamento, intensa sudorazione durante la notte, mancanza d'appetito, perdita di peso e disturbi respiratori come tosse, dolore al torace ed espettorato (materiale espulso dai polmoni e dai bronchi) tinto di sangue. Una forma particolarmente grave di tubercolosi è la cosiddetta la tisi, caratterizzata da tubercoli estesi ad entrambi i polmoni e che può portare alla morte. Per la terapia si utilizzano antibiotici e chemioterapici.
 



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