E' una tecnica che studia le vie pancreatiche (ovvero l'insieme dei "canali" attraversati dalla bile), ottenendo anche informazioni su pancreas.
La bile è un liquido di colore giallo-verde prodotto dal fegato. Il fegato produce continuamente bile, che è immagazzinata nella cistifellea, che la rende disponibile quando deve essere utilizzata per la digestione. La funzione principale della bile è l'emulsione dei grassi contenuti nei cibi. I grassi, infatti, possono essere digeriti (cioè ridotti in pezzi più piccoli utilizzabili dall'organismo) solo se precedentemente emulsionati, ovvero ridotti in piccolissime goccioline. Il fegato si libera di molte sostanze tossiche, tra cui il colesterolo (grasso), per opera di certe sostanze presenti nella bile chiamate sali biliari. Talvolta, i sali biliari si separano dalla bile e vanno ad ammassarsi nelle vie biliari formando i cosiddetti calcoli, con ovvie conseguenze negative per la salute dell'organismo.
La pancreatografia è una tecnica mista radiologica (che, cioè, utilizza i raggi X per eseguire una radiografia) ed endoscopica (che, dunque, "agisce" non dall'esterno come avviene per le normali radiografie, ma dall'interno dell'organismo). Per eseguire l'esame si utilizza un particolare strumento chiamato duodenoscopio, un tubo di circa un centimetro di diametro, che è introdotto attraverso la bocca e spinto lungo l'esofago (che è il "tubo" che collega la bocca allo stomaco) fino a raggiungere l'intestino (duodeno). Il duodenoscopio rende possibile visualizzare la papilla di Vater (il punto in cui le vie biliari e pancreatiche s'immettono nell'intestino) attraverso il quale è iniettato un mezzo di contrasto, ovvero un materiale che rende possibile visualizzare parti dell'organismo che altrimenti non sarebbero messe in evidenza dai raggi X. Il passo successivo è scattare delle radiografie delle vie biliari, della cistifellea e del pancreas per evidenziare la presenza di eventuali loro anomalie e/o malattie. Questa è la cosiddetta pancreatografia diagnostica, che, qualora si presentino dei problemi come la stenosi (cioè la riduzione della larghezza delle vie biliari) o calcoli, può essere seguita da una pancreatografia terapeutica consistente nell'esecuzione di interventi chirurgici di correzione dei problemi riscontrati.
La pancreatografia consente di diagnosticare e distinguere le cause dell'ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi), evidenziando eventuali ostruzioni (blocchi) delle vie biliari e pancreatiche che non possono essere curate semplicemente con i farmaci, ma devono essere curate con metodi alternativi (ad esempio l'intervento chirurgico). Pertanto, un importante suo campo d'indagine è costituito dai tumori delle vie biliari.
La pancreatografia è eseguita in anestesia totale e prevede il ricovero. E', infatti, necessario che il paziente trascorra in ospedale la notte successiva all'indagine.
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