E' un marker (vale a dire una sostanza che si presenta nel sangue in caso di particolari tumori) dei tumori delle ghiandole endocrine (che sono le ghiandole che riversano gli ormoni direttamente nel sangue). Valori normali nel sangue: meno di 12,5 microg/ml.
I valori aumentano in caso di particolari forme tumorali, come il neuroblastoma (tumore maligno del cervello), epatoblastoma (tumore maligno del fegato), feocromocitoma (raro tumore le cui cellule derivano da particolari cellule chiamate cellule cromaffini), sindrome da carcinoide (un insieme di alterazioni dell'organismo dovute alla presenza di un carcinoide, un tumore raro ed a basso grado di malignità, le cui cellule producono molte sostanze attive a distanza) ed in caso di polmonite (infiammazione dei polmoni; provoca la formazione di liquido nei polmoni, con conseguenti gravi difficoltà della respirazione), sepsi (stato infettivo grave dovuto alla penetrazione e alla moltiplicazione nel sangue di germi precedentemente localizzati in una ferita chirurgica, un aborto, ecc.) e trauma cranico (lesione alla testa causata da una ferita).
In caso del tumore del polmone detto "a piccole cellule" (tumore maligno), si osserva un aumento dei valori all'inizio della terapia ed in caso di remissione ed una diminuzione degli stessi in caso di ricomparsa della malattia.
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