Miopatia è un termine generico con cui si indicano le malattie del sistema muscolare.
Esistono vari tipi di miopatia, che possono riguardare un intero sistema di fibre muscolari (le cellule di forma allungata da cui sono formati i muscoli), un gruppo di muscoli o l'intera muscolatura.
Le forme dipendenti da un difetto della fibra muscolare sono dette miopatie primitive o distrofie muscolari. Hanno origine genetica e differiscono per il quadro clinico (muscoli colpiti, età del paziente, ecc.). Sono accomunate dal fatto di provocare atrofia (ovvero riduzione del volume e della funzionalità) progressiva della massa muscolare interessata, con debolezza, disturbi della postura e della capacità di camminare.
Le miopatie secondarie, invece, si presentano in conseguenza di altre malattie a carico di altri organi od apparati. Tra queste occupano un posto importante le cosiddette miopatie neurogene, dovute ad una lesione del midollo spinale o dei nervi periferici, a sua volta provocata da un trauma, un tumore, un'infezione, ecc..
Anche alcune malattie metaboliche, come la glicogenosi (malattia metabolica che produce un eccessivo accumulo nelle cellule di glicogeno, che è il polisaccaride di riserva degli animali, ossia lo zucchero nel quale è immagazzinato il glucosio da utilizzare come riserva di energia in caso di necessità) ed alcune malattie delle ghiandole, come l'ipertiroidismo (malattia della tiroide causata da una produzione di ormoni troppo elevata) e l'ipotiroidismo (diminuita attività della tiroide) possono provocare una miopatia.
Un'importante malattia muscolare è la miastenia, determinata da un disturbo della trasmissione dell'impulso nervoso alle fibre muscolari.
Il sistema muscolare può essere anche interessato da processi infiammatori (miosite e polimiosite), da tumori e da metastasi (tumore derivante da cellule tumorali localizzate in un'altra parte dell'organismo).
Lo specialista delle malattie dei muscoli è il neurologo.
Esami utili sono l'elettromiografia (valutazione dell'attività dei muscoli eseguita misurando e si registrando le correnti elettriche generate dai muscoli in contrazione) e l'esame al microscopio (esame istologico) delle cellule prelevate (biopsia) dal muscolo.
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