Ridotta disponibilità d'ossigeno a livello cellulare.
L'ipossia può essere dovuta al mancato apporto di ossigeno alle cellule oppure all'incapacità delle cellule stesse di utilizzare l'ossigeno che arriva.
Al primo gruppo appartengono:
1) ipossia anemica, dovuta ad una diminuzione del contenuto di emoglobina rispetto ai valori normali;
2) ipossia polmonare, provocata da una malattia dei polmoni, che riduce lo scambio di ossigeno tra aria e sangue);
3) l'ipossia da alte quote, causata dal fatto che l'altitudine a diminuire la quantità di ossigeno presente nell'aria;
4) ipossia da shunt, presente allorché si ha il mescolamento del sangue arterioso, ricco di ossigeno, con quello venoso, povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica;
5) ipossia da intossicazione da monossido di carbonio (CO), dovuta al fatto che il CO ha un'affinità maggiore dell'ossigeno per l'emoglobina e vi si lega al suo posto.
Al secondo gruppo appartiene, invece, l'ipossia isotossica, dovuta ad uno stato di intossicazione cellulare, provocato, ad esempio, da farmaci.
L'ipossia provoca sintomi simili a quelli dell'ubriachezza: stordimento, euforia, incapacità di coordinare i movimenti. Si osservano, inoltre, dispnea (disturbo del respiro che si manifesta con una sensazione di fame d'aria e oppressione) e cianosi (colorazione bluastra della pelle e delle mucose).
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