Il femore è l'osso della coscia (prima porzione dell'arto inferiore). Spesso, quando si dice femore, si indica anche la radiografia di questo osso, vale a dire il suo esame eseguito attraverso i raggi X (radiazioni).
Il paziente deve assumere una particolare posizione, indicatagli dall'operatore e tale da far pervenire i raggi X, inviati dallo strumento, sulla parte del corpo in osservazione. Le strutture di un organismo assorbono i raggi X in modo diverso. Quelle più dense (ad esempio le ossa) assorbono la radiazione più facilmente di quelle meno dense (ad esempio la pelle, i polmoni, ecc.) e la parte di radiazione non assorbita (che, cioè, ha attraversato i tessuti) può essere "raccolta" su una lastra fotografica. Quello che si ottiene è la radiografia, vale a dire un'immagine in "bianco e nero" in cui i tessuti più densi appaiono chiari e quelli meno densi appaiono scuri, con diverse sfumature di grigio.
L'uomo ha due femori (uno destro ed uno sinistro), ciascuno dei quali è unito in alto all'osso iliaco per mezzo dell'articolazione dell'anca ed in basso alla tibia per mezzo dell'articolazione del ginocchio. La torsione del femore, sia interna sia esterna, è tipica nel neonato, in cui ambedue le condizioni sono particolarmente evidenti. Solitamente, la correzione è spontanea e si ha quando il bambino incomincia a stare in piedi o a camminare. In questo caso è, comunque, indicato eseguire una radiografia od un'ecografia per scongiurare l'eventualità che ciò possa essere dovuto ad una malformazione dell'anca. Esercizi passivi e posturali mirati facilitano il recupero. Il femore va facilmente soggetto a lesioni provocate da traumi (fratture e lussazioni), per la diagnosi dei quali è utile la radiografia. Si tratta di un esame non doloroso e di breve durata.
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