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Febbre da Fieno

E' un altro modo di indicare la rinite allergica, la forma più diffusa di rinite (infiammazione delle cavità nasali). Si tratta di una malattia cronica (ovvero una malattia con tendenza a non guarire completamente ma ad alternare periodi di minore gravità a periodi di maggiore fastidio) provocata dalla reazione della mucosa del naso a determinate sostanze e che colpisce indifferentemente bambini ed adulti. Non è sempre facile distinguere la rinite allergica dalla rinite infettiva causata da batteri o virus, soprattutto in età infantile dove le manifestazioni allergiche sono mascherate dalle ripetute infezioni virali. Solitamente il bambino allergico inizia a sensibilizzarsi nei confronti degli allergeni (le sostanze che provocano l'allergia) respiratori attorno ai due anni. Si deve sospettare la natura allergica quando i sintomi non compaiono in concomitanza con infezioni delle vie respiratorie, o compaiono in primavera ed estate, o si manifestano cinque o più volte l'anno. I ragazzi che soffrono di pollinosi (allergia al polline) hanno spesso congiuntivite (infiammazione della mucosa che riveste la parte interna delle palpebre e la superficie esterna dell'occhio) per un paio d'anni prima di sviluppare la vera rinite allergica, manifestando i seguenti sintomi: rapida successione di numerosi starnuti, con conseguente lacrimazione e senso di prurito al naso, rinorrea acquosa (cioè fuoriuscita di liquido dal naso e prurito nasale), ostruzione nasale particolarmente accentuata la sera e la notte, cefalea (mal di testa), tosse notturna. La comparsa dei sintomi dipende dall'allergene coinvolto. Nel caso dei pollini la comparsa dei sintomi coincide con l'impollinazione della pianta responsabile; nel caso della polvere, che è sempre presente, il disturbo è perenne. La diagnosi può essere effettuata attraverso test cutanei (cutireazione): si applica una goccia di estratto allergenico (cioè della sostanza per la quale si sospetta l'allergia) sulla cute dell'avambraccio, facendola penetrare negli strati superficiali della pelle tramite la punta di un apposito strumento molto piccolo (lancetta sterile); in caso di allergia, entro 15-20 minuti dall'esecuzione del test si ha la comparsa di un pomfo (rigonfiamento simile alla puntura di una zanzara). La terapia è farmacologica (cortisonici ed antistaminici). In alcuni casi (riniti stagionali da pollini, erbe e graminacee) si può ricorrere all'immunoterapia specifica, consistente nella somministrazione sottopelle di estratti allergenici specifici a dosi progressivamente crescenti, al fine di ottenere una riduzione dei sintomi. Questa tecnica presenta il rischio di reazioni agli estratti allergenici somministrati, perciò deve essere eseguita da personale medico, che, inoltre, avrà cura di controllare il paziente per almeno mezz'ora successivamente all'iniezione.
 



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