Esame strumentale dei polmoni. Si utilizzano ultrasuoni, vale a dire particolari onde sonore che l'orecchio umano non è in grado di 'sentire'.
In ecografia si sfrutta il fatto che, quando un fascio di ultrasuoni colpisce un oggetto, torna indietro (è riflesso) e può essere rilevato. L'apparecchio utilizzato è formato da un computer, da un monitor e da una sonda ecografica, che è uno strumento piccolo quanto una saponetta, che si tiene in una mano ed è collegato all'apparecchio attraverso un cavo. La sonda emette le onde sonore e rileva i suoni di ritorno (eco). Il computer li rielabora e si ottengono, così, sul monitor, immagini della parte del corpo studiata.
L'ecografia del torace è un esame poco utile, in quanto altre tecniche radiologiche, la radiografia (raggi X) e la TAC (metodica diagnostica molto sensibile che sfrutta i raggi X) del torace forniscono informazioni più dettagliate a riguardo di polmoniti (infiammazione dei polmoni), tumori polmonari, ecc..
L'ecografia è utile, però, per studiare lesioni polmonari (danno presente nei polmoni) situate a stretto contatto con la pleura (membrana che avvolge i polmoni e la parete interna del torace) e la parete toracica o per diagnosticare la presenza di liquido nella cavità pleurica.
Si tratta di un esame non invasivo, né pericoloso, né doloroso e che dura poco.
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