Nella consapevolezza che l'handicap non sta nella persona che lo porta ma nel contesto che la circonda, che spesso non tiene conto delle sue esigenze di vita, bisogna abbattere ogni potenziale barriera per concedere pari opportunità a tutti i cittadini.
Occorre, infatti, "mettere al centro" la persona per renderla parte integrante della società secondo le sue specifiche potenzialità e capacità.
A tal fine è possibile rivolgersi all'Unità operativa di assistenza riabilitativa del Distretto sanitario di residenza per:
1) visite e assistenza specialistica (per esempio neurologica, ortopedica, fisiatrica, neuropsichiatrica infantile);
2) definizione di percorsi terapeutico-riabilitativi per:
a) trattamenti ambulatoriali e domiciliari di fisiocinesiterapia, idrochinesiterapia, fisiochinesiterapia respiratoria, logopedia, psicomotricità, psicoterapia, terapia occupazionale;
b) terapie di neuropsichiatria infantile;
3) trattamenti riabilitativi;
4) servizio sociale;
5) prescrizione, collaudo e riparazione di protesi e di ausili (busti, carrozzelle, calzature, protesi ottiche e protesi acustiche, ausili assorbenti per incontinenza, ecc.).
La richiesta di visita deve essere formulata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta e può riguardare:
1) controlli neurologici;
2) controlli fisiatrici;
3) controlli ortopedici;
4) controlli neuropsichiatrici per bambini;
5) visite geriatriche;
6) visite otorinolaringoiatriche.
Per usufruire delle prestazioni di assistenza riabilitativa e/o protesica, generalmente, bisogna presentare la seguente documentazione:
1) libretto sanitario e codice fiscale;
2) autocertificazione o certificato di residenza, nascita, stato di famiglia;
decreto o ricevuta di presentazione di istanza per il riconoscimento dell'invalidità civile (solo per l'assistenza protesica, salvo particolari casi previsti dalla normativa).
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