La densitometria ossea, anche mineralometria ossea computerizzata (M.O.C.), è una tecnica diagnostica usata per accertare il grado di mineralizzazione delle ossa nelle malattie caratterizzate dall'osteoporosi (alterazione delle ossa caratterizzata dalla diminuzione della quantità di tessuto osseo).
In cosa consiste? Si determina la massa minerale di un osso misurando con un computer la diversa intensità con cui vengono arrestati i fotoni (particelle costituenti la luce) emessi da un materiale radioattivo (solitamente iodio).
La densitometria ossea può essere effettuata con varie tecniche. Al momento, si utilizza soprattutto una tecnica chiamata DEXA, che viene eseguita con una specifica apparecchiatura a raggi X (radiazioni). Con la DEXA si può valutare il grado di mineralizzazione delle ossa della colonna lombare, del femore, del polso o di tutto lo scheletro.
L'uso della T.A.C. rende la densitometria una tecnica particolarmente sensibile. La T.A.C. (Tomografia Assiale Computerizzata), infatti, è una metodica diagnostica molto sensibile che sfrutta i raggi X. I raggi X sono fatti passare attraverso il corpo da angolazioni diverse e raccolti da uno strumento (rivelatore), che invia segnali ad un computer. Il computer traduce tali segnali in immagini. Il paziente, sdraiato su un lettino, è introdotto in un sistema che emette raggi X (tubo radiogeno), che gli ruota attorno, arrestandosi circa ogni mezzo secondo per l'acquisizione dei segnali. Si ottengono, pertanto, immagini molto più nitide e dettagliate.
La densitometria ossea è molto più precisa di una semplice radiografia, che mostra alterazioni evidenti del tessuto osseo solo quando la perdita di minerali (osteoporosi) è ormai in fase avanzata.
E' un esame non doloroso e di breve durata, al termine del quale il paziente può riprendere subito gli impegni abituali.
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