Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, che sono due ghiandole situate ciascuna al disopra di un rene. Valori normali: nel sangue, da 100 a 200 mcg/l; nelle urine, meno di 100 mcg/24 h.
Nel nostro organismo il cortisolo è presente per lo più legato a due tipi di proteine, la CBG (ovvero "Cortisol-Binding Globulin" che in italiano significa globulina che lega il cortisolo) e l'albumina. Tuttavia, solo il cortisolo libero (cortisolo ormonale), che rappresenta circa il 5% del cortisolo totale, agisce a livello dei tessuti. Tale azione riguarda la rimozione e la ridistribuzione nel corpo dei grassi in eccesso, la scissione delle proteine nei loro elementi costitutivi (amminoacidi), la regolazione dei livelli di acqua, sodio e potassio (equilibrio idrico-salino) nell'organismo.
L'aumento o la diminuzione del cortisolo indicano rispettivamente un'attività eccessiva o carente delle ghiandole surrenali. Tuttavia, per diagnosticare con certezza l'insufficienza surrenalica (funzionalità carente) occorrono anche altri esami. Livelli elevati rispetto a quelli normali sono "naturali" nelle donne incinte o che assumono la pillola anticoncezionale. Anche lo stress, l'esercizio fisico, certi farmaci (estrogeni, metadone) e l'alcool possono far aumentare i livelli di cortisolo.
Come si esegue l'esame?
La cortisolemia (quantità di cortisolo nel sangue) è determinata su campione di sangue prelevato alle otto del mattino. E' molto importante rispettare l'orario, perché i livelli di cortisolo sono più elevati la mattina al risveglio e più bassi la sera. Inoltre, è necessario il digiuno nelle 8 ore che precedono il prelievo.
La cortisoluria (quantità di cortisolo nelle urine) è determinata sulle urine delle 24 ore, ovvero le urine di un'intera giornata raccolte in un apposito recipiente.
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