La colecisti o cistifellea è un organo a forma di sacchetto situato vicino al fegato. Raccoglie e concentra la bile prodotta da fegato. Si dilata per accogliere la bile e si contrae per riversarla nell'intestino al momento della digestione. Infatti, la bile è un liquido di colore giallognolo indispensabile per la digestione dei grassi.
La colecisti può andare incontro a varie malattie, tra le quali la più frequente è la calcolosi (colelitiasi), consistente nella presenza in essa di calcoli (formazioni solide, come dei "sassolini", costituite da depositi di sali). Altre malattie sono rappresentate da infiammazioni (colecistite) e tumori.
Per esaminare la colecisti risultano particolarmente utili l'ecografia ed i raggi X.
L'ecografia è una tecnica di indagine diagnostica basata sull'uso degli ultrasuoni, che sono particolari onde acustiche non percepite dall'orecchio umano. Gli ultrasuoni, inviati dall'esterno del corpo, arrivano all'organo in indagine e vengono "rimandati indietro" (eco). La sonda raccoglie l'eco e l'invia ad un computer, che fornisce immagini dell'interno dell'organo. Il medico specialista esamina tali immagini, ricavandone informazioni sulla struttura e sulla funzionalità dell'organo esaminato.
L'esame con i raggi X è eseguito con mezzo di contrasto, ovvero una sostanza che viene somministrata al paziente prima di eseguire l'esame e che serve a poter visualizzare un organo od un tessuto che, da soli, non sarebbero in gradi di assorbire i raggi X. Il risultato è una lastra, che, opportunamente interpretata, fornisce informazioni sulla struttura e sulla funzionalità dell'organo esaminato.
In entrambi i casi si tratta di esami non dolorosi e di facile esecuzione.
|