Sono agglomerati di proteine e di altri elementi che si formano nei tubuli renali.
Normalmente non sono presenti nelle urine; quando ci sono, ciò indica una sofferenza renale.
Secondo la loro composizione, i cilindri sono sintomi di diverse disfunzioni dei reni. I casi più frequenti sono:
1) cilindri cerei, di consistenza densa e omogenea, che si riscontrano nelle nefropatie (malattie renali) avanzate;
2) cilindri trasparenti, che non hanno alcun significato patologico particolare e si riscontrano dopo anestesie, dopo sforzo fisico e nelle nefriti (infiammazioni del rene);
3) cilindri eritrocitari (cioè formati da globuli rossi), che permettono di accertare l'origine renale di una ematuria (presenza di sangue nelle urine) e sono presenti nelle nefriti acute e croniche;
4) cilindri pigmentati, che si riscontrano in caso di ittero (colorazione gialla di pelle, occhi e mucose e colorito bruno delle urine, dovuti a infiltrazioni di pigmenti biliari in eccesso nel sangue e nei tessuti), emolisi (eccessiva rottura dei globuli rossi, che causa anemia, anche in forma grave) ed emoglobinopatie (malattie ereditarie comportanti un'alterazione strutturale dell'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno nel sangue);
5) cilindri epiteliali, formati da cellule di sfaldamento del tessuto di rivestimento dei reni e che si riscontrano nelle glomerulonefriti (infiammazioni dei glomeruli, che sono le unità funzionali del rene).
L'analisi va fatta al microscopio.
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