Contenuto di calcio nel sangue. I valori normali vanno da 8,7 a 11,0 mg/dl nell'uomo, da 8,4 a 10,5 mg/dl nella donna e da 9 a 11 mg/dl nei bambini.
Il calcio sierico rappresenta circa l'1% del calcio totale dell'organismo. La quantità maggiore di calcio, infatti, è depositata nel tessuto osseo e si trova in equilibrio con il calcio circolante nell'organismo. Tale equilibrio è regolato dall'ormone paratormone (e vitamina D) che ne aumenta il livello e dall'ormone tireocalcitonina, che, invece, lo abbassa.
Il calcio, inoltre, è presente nel sangue in due forme diverse: legato alle proteine (50%), soprattutto albumine, e in forma libera come ione (ovvero come specie carica positivamente). La sua azione nell'organismo dipende dalla concentrazione della forma ionica, che è in ogni caso in equilibrio con quella legata all'albumina.
Valori aumentati possono indicare, tra l'altro, iperparatiroidismo (malattia dovuta a un eccesso di paratormone, provocato da un'iperattività delle paratiroidi, le cui cellule si riproducono in modo anomalo), ipertiroidismo (malattia della tiroide causata da una produzione di ormoni troppo elevata) o metastasi ossee (ovvero, tumori localizzati alle ossa, conseguenti alla presenza di altri tumori presenti in un'altra parte dell'organismo).
Una riduzione, invece, può essere correlata ad ipoparatiroidismo (malattia dovuta ad una carenza di paratormone), rachitismo (malattia che colpisce gli organi in fase d'accrescimento, in particolare il torace e le ossa lunghe degli arti), infiammazioni intestinali, insufficienza renale (condizione di scarsa funzionalità dei reni).
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