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Biopsia Endometrio

La biopsia endometriale è il prelievo di piccoli frammenti dalla parete interna dell'utero (cioè l'endometrio). Tali frammenti saranno analizzati al microscopio per vedere come sono organizzate e disposte tra loro le cellule (esame istologico). Perché si fa questo esame? Soprattutto per stabilire la causa di perdite di sangue anomale dalla vagina, ma anche in caso di mestruazioni troppo abbondanti, prolungate o irregolari e/o per indagare circa un eventuale cancro dell'utero allorché il pap-test (che è un esame delle cellule della vagina e dell'utero) ha fatto nascere il sospetto di tale necessità. Può essere eseguito anche per stabilire le possibili cause della sterilità (analizzando le modificazioni cui va incontro il tessuto uterino sotto l'effetto degli ormoni) o per studiare alcune infezioni dell'utero o l'effetto sull'utero di alcuni farmaci (per esempio la terapia ormonale in menopausa o i farmaci assunti per la terapia del tumore della mammella). Come si esegue? Il ginecologo introduce nella vagina uno speculum (un piccolo divaricatore delle pareti vaginali) attraverso il quale, dopo aver bloccato il collo dell'utero con una pinza, inserirà delicatamente un sottile catetere (una specie di cannuccia) di plastica che serve a prelevare per aspirazione alcuni frammenti della mucosa che riveste l'interno dell'utero. Il tutto richiede una decina di minuti e non comporta rischi particolari. Solitamente non si effettua anestesia, perché si tratta di una procedura indolore. E' possibile, però, che successivamente all'esame si abbiano piccole perdite di sangue e, soprattutto, dolori alla pancia che si manifestano già durante l'esame e possono durare per un paio di giorni: per questo motivo vengono di solito prescritti, sia prima che dopo, farmaci (antidolorifici). Il campione di tessuto è inviato al laboratorio per essere esaminato al microscopio. Dopo qualche giorno il laboratorio rilascerà il risultato, che è normale se non ci sono cellule anormali nel campione esaminato. Viceversa, il referto può riportare la presenza di cellule anormali indicative della presenza di un'iperplasia (cioè la presenza di cellule di forma o dimensioni anormali), di un polipo (tumore benigno), di un fibroma (tumore benigno dell'utero) o di un tumore maligno (cancro dell'endometrio).
 



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