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Angiologia

CHE COS'E':

L'angiologia è una branca della medicina che s'interessa dell'apparato vascolare (arterie, vene e capillari) e di quello linfatico (l'insieme degli organi e delle strutture che presiedono alla formazione dei linfociti, che sono globuli bianchi coinvolti nei processi di risposta immunitaria e della linfa, che è un liquido che trasporta i linfociti nelle varie parti del corpo). Molte donne si rivolgono agli specialisti in angiologia perché soffrono di varici degli arti inferiori (deformazione delle vene delle gambe, che appaiono allungate, dilatate, serpiginose), ma sono comunque molto frequenti altri "problemi delle vene", come la flebite (infiammazione a carico di una vena o di un suo segmento, localizzata, per lo più, agli arti inferiori; provoca dolore unilaterale, impotenza funzionale dell'arto colpito, rialzo della temperatura, tachicardia; sintomo secondario è la formazione di un edema molle) e la tromboflebite (una delle complicanze delle varici, consistente nell'infiammazione della loro parete) e delle arterie, particolarmente le arteriopatie ostruttive, che sono malattie delle arterie che causano un ridotto apporto di sangue agli arti inferiori, cui conseguono la difficoltà nella deambulazione (capacità di camminare) e la presenza di lesioni cutanee. Per le indagini diagnostiche ci si avvale soprattutto dell'ecodoppler. Si sfrutta un fenomeno fisico detto effetto Doppler: quando un fascio di ultrasuoni (particolari onde sonore non percepibili dall'orecchio umano) colpisce un vaso sanguigno, si ottiene un insieme di ultrasuoni di ritorno (eco) con caratteristiche dipendenti dalla velocità e alla direzione con cui il sangue scorre in questi vasi. L'apparecchiatura produce delle "fotografie" colorate, da cui il termine ecocolordoppler. L'ecocolordoppler è un esame non invasivo e privo di rischi, che conferma la diagnosi clinica anche agli stadi iniziali e che permette di evidenziare la localizzazione e la gravità dell'ostruzione al flusso sanguigno nei vasi sanguigni. Nei casi particolarmente gravi si ricorre all'angiografia, che è un esame relativamente cruento consistente nella puntura diretta di un'arteria o di una vena. Solitamente si utilizza l'arteria femorale situata nella piega dell'inguine. Si entra nell'arteria con dei cateteri (tubicini) e vi s'inietta un mezzo di contrasto (vale a dire una sostanza che rende visibili ai raggi X i vasi sanguigni, che, da soli, non sono in grado di "assorbirli"). Questo esame permette di "vedere" con precisione le arterie o le vene di tutto il corpo.


 



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